L’ascesa di Macron, almeno in Francia, subisce una prima battuta d’arresto. A confermarlo è il sondaggio pubblico realizzato da Journal du Dimanche, nel mese di luglio dal quale è emerso che il tasso di soddisfazione che i cittadini hanno dell’inquilino dell’Eliseo è sceso di dieci punti, passando dal 64 al 54%. Un calo di popolarità che è arrivato velocemente al punto da esser paragonato solo a quello che vide, nel 1995, Jacques Chirac, crollare, nello stesso periodo, di ben 15 punti.

Come riportato da El País, a far mancare il sostegno, questa volta, sono stati i suoi alleati: gli elettori del partito centrista Modem e i repubblicani conservatori. La motivazione è da ricercarsi nelle misure adottate, in questo periodo, da Macron, a partire dai piani per aumentare il contributo sociale generalizzato per la sicurezza sociale.

Il paradosso, per il presidente francese, è che ciò che lo rende “Macro” e tanto popolare a livello internazionale, lo sta portando a perdere il contatto con i suoi elettori ai quali non sembrano essere neanche piaciuti gli incontri del presidente francese con l’americano, Donald Trump, o il russo, Vladímir Putin.