La crescita economica non è un processo costante che crea progresso a velocità regolare, secolo dopo secolo. Al contrario, il progresso avviene molto più rapidamente in alcuni periodi che in altri. Non ci fu praticamente crescita economica per millenni fino al 1770, poco prima della Rivoluzione Francese, crocevia della storia dell’uomo non solo per i diritti umani. Da lì al 1870 ci fu soltanto una crescita lenta, esito dei primi effetti della rivoluzione industriale, mentre l’unica vera crescita tumultuosa ci fu dal 1870 al 1970, il secolo delle grandi innovazioni. La tesi Robert J. Gordon è che alcune invenzioni sono più importanti di altre e che il secolo rivoluzionario dopo la Guerra Civile è stato reso possibile proprio da un addensamento unico di brevetti verso la fine del diciannovesimo secolo.
La crescita dopo il 1970, nonostante l’invenzione dei microprocessori che avrebbe dato il la all’era dei computer e del mondo digitale, è stata impressionante, per la lenta e progressiva sparizione del fattore umano e deludente, forse proprio per questo. L’equazione della premessa è andata in crisi cinquant’anni fa. Il paradosso si spiega così: gli avanzamenti tecnologici dal ’70 ad oggi sono stati incorporati per lo più nell’intrattenimento, nelle comunicazioni e nella raccolta ed elaborazione di informazioni. Vi ricorda qualcosa?Per tutto il resto che interessa l’umanità, cibo, vestiario, riparo, trasporti, salute e condizioni di lavoro dentro e fuori casa, il progresso ha rallentato dopo il 1970, sia qualitativamente che quantitativamente. Le disuguaglianze con l’era di Internet sono aumentate, la redistribuzione del reddito è peggiorata, la richiesta di giustizia e parità sociale si è riversata sui social network come se fossero queste piattaforme in grado di riequilibrare le sorti della vita delle persone invece che rappresentare macchine di accumulazione di capitale e di condizionamento dei comportamenti.
Karl Marx nel 1846, così descrisse la società comunista:  ‘’ la possibilità di fare oggi una tale cosa e domani un’altra, di cacciare al mattino e di pescare nel pomeriggio, di praticare l’allevamento la sera e di fare della critica dopo i pasti. Tutto a proprio piacimento, senza essere pescatore, cacciatore o critico’’. E questa è la società digitale di oggi, poter fare tutto senza avere reddito o preparazione.In questo paradosso ci sono tutti i limiti del nostro tempo.