Quali sono i risultati ottenuti da una città europea rispetto ad un’altra in un determinato ambito? Da oggi è possibile saperlo, grazie all’Osservatorio della cultura e della creatività urbana, l’ultimo strumento messo a disposizione della Commissione europea che raggruppa i dati delle città in nove ambiti, tra cui cultura e creatività urbana. Il progetto, che ha interessato 168 città di 30 paesi europei, è stato sviluppato dal servizio scientifico interno della Commissione, il Centro comune di ricerca (JRC) per aiutare i responsabili politici e dei vari settori culturale e creativo a identificare i punti di forza locali e gli ambiti di miglioramento, e condividere le best practice prendendo spunto dalle città che, in uno dei come pure a imparare da città comparabili.

Come ha spiegato Tibor Navracsics, Commissario europeo per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport nonché responsabile del JRCi: «L’Osservatorio della cultura e della creatività urbana mette in evidenza le città europee vincenti che hanno trovato modalità proprie per sfruttare il potenziale offerto dalla cultura e dalla creatività per stimolare lo sviluppo, l’innovazione e la creazione di posti di lavoro e migliorare la qualità della vita dei loro abitanti. Lo strumento offre ai responsabili politici dati concreti per aiutarli a identificare i settori in cui ottengono buoni risultati e quelli in cui è auspicabile un miglioramento.»

Incrociando i dati delle varie città si è arrivato a determinare che la città europea culturale e creativa “ideale” sarebbe un mix delle città che registrano i migliori risultati per ciascun indicatore. Questa città avrebbe le sedi e le strutture culturali di Cork (Irlanda), l’attrattiva e la partecipazione culturale nonché i posti di lavoro creativi e basati sulla conoscenza di Parigi (Francia), la proprietà intellettuale e l’innovazione di Eindhoven (Paesi Bassi), i nuovi posti di lavoro nei settori creativi di Umeå (Svezia), il capitale umano e l’istruzione di Leuven (Belgio), l’apertura, la tolleranza e la fiducia di Glasgow (Regno Unito), le connessioni locali e internazionali di Utrecht (Paesi Bassi) e la qualità della governance di Copenaghen (Danimarca). Di queste otto città, cinque hanno meno di 500.000 abitanti (Cork, Eindhoven, Umeå, Leuven e Utrecht).