La politica regionale europea è la principale politica di investimento dell’UE. Con un budget di 351,8 miliardi di euro (quasi un terzo del bilancio complessivo dell’Unione) per il periodo 2014-2020, il suo scopo è la promozione della crescita economica, della competitività delle imprese, dello sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini in tutte le regioni e le città dell’Unione.
L’attuazione della politica regionale europea implica l’erogazione di tre tipi di finanziamenti: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il cui obiettivo è riequilibrare le differenze tra le regioni e promuovere la coesione economica e sociale dell’Unione; il Fondo di coesione (FC) che, fornendo assistenza agli Stati membri con un reddito nazionale lordo pro capite inferiore al 90% della media europea, intende ridurre le disuguaglianze economiche e sociali e promuovere uno sviluppo sostenibile; e il Fondo sociale europeo (FSE), che invece investe nelle persone, in particolare quelle in condizioni di maggiore vulnerabilità e a rischio di povertà, migliorandone le opportunità di formazione e le possibilità di occupazione. Questi tre fondi, insieme al Fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASIR), che assiste le zone rurali afflitte da problemi economici, sociali e ambientali ed è considerato un pilastro fondamentale della politica agricola comune (PAC), e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FSAM), che sostiene i pescatori e le comunità costiere, costituiscono i Fondi strutturali e di investimento europei (SIE). Ricapitolando, cinque fondi distinti (FESR, FC, FSE, FEASIR, FSAM) costituisco i fondi SIE, che muovono investimenti volti a creare posti di lavoro, rafforzare l’economia europea e garantire uno sviluppo sostenibile e un ambiente sano. I settori cui questi fondi sono dedicati sono: ricerca e innovazione, tecnologie digitali, sostegno all’economia a bassa emissione di carbonio, gestione delle risorse naturali, piccole imprese. In tal modo, i fondi SIE contribuiscono alla Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Questi fondi sono gestiti dai Paesi membri, attraverso accordi di partenariato con la Commissione Europea che definiscono come saranno utilizzati. Potenziali beneficiari dei finanziamenti della politica regionale sono gli enti pubblici, alcune organizzazioni del settore privato (in particolare le piccole imprese), le università, le associazioni, ONG e organizzazioni non a scopo di lucro. Possono richiedere un finanziamento anche imprese estere con una filiale nella regione interessata dal relativo programma, purché rispettino le norme europee in materia di appalti pubblici. I finanziamenti vanno richiesti alle autorità che gestiscono il relativo programma regionale (qui un motore di ricerca apposito per individuare quelle competenti).
La preparazione di una richiesta di finanziamento regionale può essere molto dispendiosa in termini di tempo e impegno, ma i vantaggi nel lungo periodo compensano gli sforzi iniziali. Per avere aiuto e consulenza sui finanziamenti regionali dell’UE, scrivici una mail: info@labeurope.it