In un periodo in cui le cronache riportano crescenti episodi di intolleranza, presentiamo una call della Commissione Europea di prossima pubblicazione (l’uscita del bando è prevista per giugno), volta all’assegnamento di fondi per progetti nazionali e transnazionali aventi per scopo la lotta contro la discriminazione e la promozione dell’integrazione delle comunità Rom (nel 2017 ricorre il decennale dell’ingresso nell’Unione Europea della Bulgaria e della Romania – i paesi che ospitano al loro interno le percentuali più alte di Rom in rapporto alla popolazione complessiva).
Tale iniziativa fa parte del programma REC della Commissione (Rights, Equality and Citizenship), che ha un budget di 439 milioni di euro per il periodo 2014-2020 ed è aperto a tutti i paesi membri, all’Islanda e con alcune limitazioni al Liechtenstein (qui il riferimento normativo). I fondi oggetto della call sono destinati a contrastare la discriminazione in ogni sua forma (razziale o etnica, per censo, età, orientamento sessuale, o nei confronti dei disabili). Il loro scopo è inoltre sostenere l’integrazione sociale delle comunità Rom, favorendo l’abbattimento di pregiudizi e stereotipi negativi. Fine ultimo di questa iniziativa è la promozione della gestione della diversità, sia nel pubblico che nel privato, l’identificazione di best practices in tal senso e la creazione di una maggiore consapevolezza e sensibilità sull’argomento attraverso campagne mediatiche.

I beneficiari dei finanziamenti potranno svolgere attività di diverso tipo, dalla raccolta di dati, alla realizzazione di sondaggi; dal monitoraggio dell’implementazione di leggi contro la discriminazione, alla formazione professionale; dall’identificazione di linee guida e modelli di sviluppo, alla diffusione delle competenze e alla realizzazione di iniziative di informazione quali seminari e convegni, ma anche campagne sui social media o a mezzo stampa.
I risultati attesi sono la promozione e il monitoraggio di politiche a livello nazionale, regionale e locale per la lotta alla discriminazione e la sponsorizzazione dell’uguaglianza sociale; l’incremento della consapevolezza e della diffusione di informazioni sul tema delle leggi e delle pratiche amministrative contro la discriminazione; il progressivo annullamento di luoghi comuni offensivi e umilianti nei confronti della comunità LGBTI; la creazione di connessioni tra la ricerca scientifico-accademica e il mondo degli affari per quantificare gli effetti positivi della diversità e, infine, l’attuazione di iniziative locali che favoriscano l’integrazione delle persone di etnia Rom.
Sono ammessi al bando organizzazioni internazionali, enti pubblici o compagnie private basate in uno degli Stati partecipanti al programma REC; tuttavia, le società a scopo di lucro possono partecipare solo se impegnate in una partnership con un’organizzazione no-profit. Il finanziamento richiesto deve essere compreso tra i 75.000€ e i 500.000€. Ulteriori dettagli sulle condizioni di eleggibilità possono essere trovati nell’apposita guida redatta dalla Commissione.

Per maggiori informazioni o per assistenza nella partecipazione al bando consulta le nostre schede INFORMATIVE o contattaci con una e-mail.

Scheda Consulenza REC1