Copenhagen, Amsterdam, Vienna, Barcellona, Parigi, Stoccolma, Londra, Amburgo, Berlino e Helsinki, sono le 10 città più innovative d’Europa, almeno secondo la lista realizzata da Boyd Cohen, esperto internazionale di sostenibilità urbana e cambiamenti climatici. Non si tratta di una classifica vera e propria, ma più di una lista di esperienze e best practice che possono tornare utili a tutte quelle realtà urbane in via di trasformazione.
Sul tema della sostenibilità, economie a basso impatto ambientale, qualità della vita e vivibilità degli spazi cittadini alcune città europee si sono posizionate ad un buon posto tra le smart city globali. Nella top ten emerge una città catalana, l’unica a rappresentare il Mediterraneo, rispetto alle altre nove località che sono situate nel Nord Europa.
Copenhagen, già Capitale europea ‘green’ per il 2014 e in cima alle classifiche di tutto il mondo per qualità della vita e attenzione all’ambiente, viene considerata come migliore esempio di progetti per la riduzione dell’uso di risorse energetiche tradizionali (gas, carbone, petrolio) e loro abbandono entro il 2025, di accessibilità a spazi verdi, di abbandono delle autovetture a favore dei mezzi pubblici, di efficienza energetica e di mobilità sostenibile, con il 40% dei cittadini che utilizzano la bicicletta. Buone anche le performance sostenibili di Amsterdam e Vienna, che stanno lavorando sulle fonti rinnovabili e la dismissione di tutti quegli impianti cittadini che fanno ancora uso di energie tradizionali.
Guardando a casa nostra, invece, nella classifica tutta italiana delle smart city più innovative, è Milano a superare le altre seguita da Bologna, Firenze, Modena e Venezia. Ultima è Crotone, anticipata da Vibo Valentia, Agrigento e Caltanissetta. Nell’I-city Rate 2015 sono stati messi a confronto 106 capoluoghi di Provincia da moltissimi punti di vista, per quantificarne il livello di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Roma si è posizionata al ventunesimo posto, perdendo ben nove posizioni con l’introduzione degli indicatori di legalità. Trento, seguita da Mantova e Belluno, sono state tra le tre città ad aggiudicarsi il podio nella categoria environment, i cui indicatori di valutazione sono stati, tra gli altri, qualità dell’aria, raccolta differenziata, depurazione acqua, consumo di energia, disponibilità di spazi verdi e numero di imprese green.
Nello scenario italiano, seppur frastagliato, si avverte molto e in vari settori una maggiore responsabilità sociale delle imprese(CSR), cioè l’integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate.