Con l’approdo il 1° agosto 2022 a Budapest, appena prima dell’Isola Margherita che divide in due il fiume all’altezza della città, si è conclusa con successo la quarta edizione della Discesa del Danubio a remi, inclusiva e internazionale, ideata dai tecnici di IV livello europeo Riccardo Dezi e Giulia Benigni, presidente e vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, associazione sportiva affiliata alla FIC-Federazione Italiana Canottaggio, e realizzata in collaborazione con il Circolo Donauhort Ruderverein di Vienna e con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale. La regata, che ha coniugato agonismo e solidarietà, passione e inclusione, coraggio e tecnica, aveva preso il via il 21 luglio da Passau, in Germania.

Due i gruppi di atleti che si sono passati il testimone nella capitale austriaca, il primo ai remi da Passau a Vienna, il secondo da Vienna a Budapest. Quattro barche, quattro equipaggi da 8 con timoniere, cinque persone di staff oltre ai due organizzatori, due motoscafi d’appoggio, per ciascuna delle due parti della Discesa, 12 giorni, 600 chilometri circa. Sono i numeri di una regata “raddoppiata” rispetto alle tre edizioni precedenti. Se infatti nel 2019 era stato coperto a remi il tratto del fiume che collega Vienna a Budapest (circa 300 km), nel 2020 quello compreso tra Linz e Vienna (200 km) e nel 2021 il tratto Passau-Durnstein (circa 230 km), ad essere percorsi nella regata sono stati i circa seicento chilometri di fiume da Passau a Budapest, attraversando ben quattro Stati, Germania, Austria, Slovacchia e Ungheria.

Un assieme di equipaggi extra-ordinari e per il 60% femminili

 Se il Danubio, secondo fiume d’Europa, in cammino per quasi 3000 chilometri fino al Mar Nero, è il teatro dell’impresa, protagonisti assoluti ne sono gli equipaggi inclusivi ed internazionali che l’hanno portata a termine: accanto agli atleti Master del Circolo Canottieri 3 Ponti infatti, di età media tra i 55 e i 60 anni, due di 75 anni, hanno remato gli atleti diversamente abili del Donauhort Ruderverein di Vienna David Erkinger, atleta ipovedente componente della squadra nazionale austriaca di Pararowing e Claudia Rauch, atleta non vedente, accompagnati, per il tratto da Passau a Vienna,  dal presidente Florian Kremslehner. Sul loro equipaggio, anche gli atleti italiani della squadra Paralimpica del C. C. Aniene, Luca Agoletto e Daniele Stefanoni, e gli atleti Pararowing del Circolo Canottieri 3 Ponti Marco Carapacchio e Daniela De Blasis, quest’ultima alla sua prima volta nell’impresa, come timoniera. Il suo entusiasmo e la sua non celata felicità per aver potuto prendere parte alla regata è sicuramente il riconoscimento più grande per gli organizzatori. Quest’anno, peraltro, il 60% degli equipaggi era composto da donne. In barca anche la vicepresidente dell’associazione La Nuova Europa, Raffaella Rizzo, atleta del CC3Ponti. Grandi assenti invece Ludovica Tramontin e Giacomo Perini del C.C. Aniene, convocati in contemporanea al raduno federale in preparazione degli Europei di Pararowing.

Daniela De Blasis - Pararowing CC3Ponti - tim

L’inclusione attraverso lo sport

A monte dell’impresa sportiva, Riccardo Dezi e Giulia Benigni. Il loro impegno per l’inclusione attraverso lo sport è quotidiano, a partire dai circoli in cui operano, dove mettono in campo una esperienza specifica maturata nel tempo per la pratica della disciplina per atleti del Pararowing. Dezi è infatti allenatore e responsabile del settore paralimpico del C.C. Aniene, dove allena atleti come Giacomo Perini[i], Ludovica Tramontin[ii] e Tommaso Schettino, Daniele Stefanoni[iii], Luca Agoletto[iv] e Lucilla Aglioti[v], altri atleti paralimpici molto competitivi a livello nazionale e internazionale. Sempre presenti nelle competizioni ufficiali durante tutto l’anno cui iscrivono i diversi equipaggi del CC3Ponti, per il quarto anno consecutivo hanno dato vita alla Discesa del Danubio a remi, insieme allo staff composto per questa edizione da Monica Magini, Antonio Schettino, Sara Arena, Irene Lodo e Catalin Blaj. Un’impresa estremamente impegnativa dal punto di vista sia fisico che mentale, con questa tipologia di equipaggi, e dall’organizzazione molto complessa, resa possibile dal sostegno della FONDAZIONE TERZO PILASTRO – INTERNAZIONALE che, tra i suoi interventi sistematici, prevede il supporto alle manifestazioni sportive capaci di mettere in pratica ed offrire visibilità ai valori dell’integrazione e dell’inclusione, di cui la Discesa del Danubio a remi è esempio. Il canottaggio stesso, del resto, è sempre più una disciplina dove la disabilità si intreccia con la pratica sportiva, sia essa quella degli allenamenti quotidiani, o quella di regate difficili come questa o quella, infine, che conduce i suoi atleti ai successi delle gare paralimpiche. Così Giulia Benigni: “Agonismo. solidarietà, spirito di squadra, sacrificio, passione sono solo alcuni dei capisaldi del canottaggio e del pararowing, quest’ultimo praticato da numeri crescenti di atleti con disabilità motorie, sensoriali e intellettive. E agonismo, solidarietà, spirito di squadra, sacrificio e passione sono tutto ciò che i partecipanti all’impresa hanno espresso insieme, dalla partenza di Passau al traguardo di Budapest. Sicuramente divertendosi”.

Un “evento navale”

 Per la prima volta, per la sua valenza sportiva, ma soprattutto per i valori di inclusione, integrazione e solidarietà che ha messo in pratica e contribuisce a diffondere, il governo austriaco, con il decreto governativo GZ. 2022-0.377.660, ha conferito ufficialità di “Evento Navale” alla Discesa inclusiva del Danubio da Passau a Budapest. Un riconoscimento importante, che ha contribuito a offrire visibilità mediatica alla manifestazione e che ha consentito alle barche in regata di avere la precedenza rispetto alle numerose imbarcazioni in navigazione sul fiume, molte di esse grandi navi, offrendo in alcuni passaggi delicati anche la scorta e l’assistenza della polizia navale agli equipaggi.

Barche

L’ultima tappa, da Esztergom a Budapest, ha visto le atlete e gli atleti del secondo gruppo andare a chiudere l’impresa, impegnandoli negli ultimi 65 chilometri in condizioni climatiche favorevoli, che hanno reso necessari pochi stop alle barche per permettere agli atleti di bere e rinfrescarsi. Una sola sosta più lunga intermedia a Szentendre e poi via di buon passo per l’ultimo miglio fino alla meta, con gli equipaggi a registrare ottimi tempi. Così Riccardo Dezi: “Dare vita ad una regata di questo tipo e con questa tipologia di equipaggi non è facile. Tuttavia, quando si ha un gruppo come quello che abbiamo avuto noi, diventa molto più semplice. Persone che hanno avuto la capacità di partecipare con disciplina quasi “militare”: atleti sempre molto puntuali, motivati nella voga durante tutta la Discesa, che hanno saputo esprimere grande volontà e spirito di sacrificio; uno staff affidabile, flessibile e capace. La gratitudine di tutti va alla Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale e al suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F.M Emanuele, che ha assicurato il suo basilare sostegno anche a questa edizione, consentendo di dotare sempre e ovunque l’organizzazione dei mezzi e degli strumenti migliori, e facilitandone il compito”. Rosse le divise degli atleti per questa edizione. Per loro l’avventura finisce qui, per ora, in attesa di sfide ancora più grandi. Come è nella natura di tutti gli sport.

Arrivo a Budapest - 1°agosto 2022

[i] Giacomo Perini è l’atleta PR1 che ha vinto l’Oro ai Campionati Italiani di Corgeno (giugno 2022) e che ha stabilito il record del mondo nella specialità alla gara internazionale di Gavirate. In Coppa del Mondo a Poznan ha vinto, rinnovando il record del mondo stabilito a Gavirate.

[ii] Ludovica Tramontin è l’atleta PR3 che ha vinto il titolo italiano ai Campionati di Corgeno in 4+ insieme a Greta Muti (Canottieri Olona), Andrea Bozzato (Canottieri Gavirate), Marco Carapacchio (CC3Ponti) e Filippo Vacchio, tim. (CC3Ponti). In Coppa del Mondo ha vinto la gara in doppio insieme a Greta Muti.

[iii] Daniele Stefanoni ha vinto l’Argento ai Campionati italiani e anche in Coppa del Mondo a Poznam in singolo PR2.

[iv] Luca Agoletto   medaglia d’Argento ai Campionati italiani in doppio MIX PR2.

[v] Lucilla Aglioti è medaglia d’Argento ai Campionati italiani in doppio MIX PR3.