Nel 2001 è stato fondato l’EU Civil Protection Mechanism per promuovere il coordinamento dell’assistenza alle vittime di catastrofi e disastri in Europa e altrove. Centro di controllo di tale meccanismo è l’Emergency Response Coordination Centre e le risorse impiegate provengono dai 28 Stati Membri e da altri Paesi partecipanti (Islanda, Norvegia, Montenegro, Serbia, l’Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Turchia).

Tutte le operazioni vengono gestite e dirette dalla Direzione Generale della Commissione Europea per gli aiuti umanitari e la protezione civile (DG ECHO) e sono rivolte a ogni Paese nel mondo che richieda l’intervento dell’Unione Europea. Grazie ai contributi degli Stati partecipanti al meccanismo, è possibile attuare risposte a situazioni di emergenza in tempi brevi, specialmente per quanto riguarda missioni di ricerca e recupero, interventi antincendio e allestimento di centri medici. Dall’anno di fondazione, il meccanismo ha monitorato più di trecento crisi ed è stato chiamato in soccorso in circa duecento occasioni, prestando assistenza nei principali disastri occorsi a livello mondiale: il terremoto ad Haiti nel 2010, il triplice disastro in Giappone nel 2011, il tifone Haiyan nelle Filippine (2013), le alluvioni in Serbia e Bosnia Erzegovina, l’epidemia di Ebola e il conflitto in Ucraina nel solo 2014, il terremoto in Nepal nel 2015 e, di recente, la crisi dei rifugiati in Europa. Oltre agli interventi in situazioni di emergenza, il meccanismo raccoglie e analizza dati e informazioni sui disastri, monitora i rischi e le risorse a disposizione, pianifica il dispiegamento di esperti, di squadre di intervento e dei mezzi per massimizzare la risposta dell’Unione alle crisi. Vengono promosse inoltre iniziative per la prevenzione dei rischi ed esercitazioni pratiche per migliorare l’efficacia e la rapidità degli interventi. A tale scopo, il meccanismo promuove anche l’addestramento dei corpi nazionali della Protezione Civile e mette a disposizione strumenti per monitorare le situazioni a rischio, per favorire lo scambio di informazioni in tempo reale e per potenziare i sistemi di allerta delle popolazioni.

La Direzione Generale della Commissione per gli aiuti umanitari e la protezione civile cofinanzia ogni anno esercitazioni dei servizi nazionali di protezione civile, organizza discussioni per il miglioramento e il coordinamento degli interventi e simulazioni pratiche di preparazione, con il fine di mettere alla prova specifiche forme di intervento e le capacità di reazione delle squadre sul campo. Questi esercizi sono opportunità di apprendimento essenziali per garantire un costante aggiornamento delle tecniche impiegate per rispondere alle emergenze. Tali esercitazioni vengono finanziate annualmente con bandi appositi, sia per intere esercitazioni che per moduli specifici. Per maggiori informazioni sui bandi in corso e su come parteciparvi, consulta le nostre schede informative o contattaci via mail

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