Sono 342 le spiagge italiane che quest’anno hanno meritato la Bandiera Blu 21017, assegnata dalla Foundation for Environmental Education (FEE).
Tra i nuovi ingressi, Camogli e Bonassola (Liguria), Sapri (Campania), Giulianova e Roseto degli Abruzzi (Abruzzo), Santa Teresa di Riva (Sicilia) e Roseto Capo Spulico e Soverato (Calabria).
Si tratta di una certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche che viene rilasciata dalla Fondazione mediante il programma internazionale Bandiera Blu.
Affermatosi negli anni, il progetto è attualmente riconosciuto in tutto il Mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici, come un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri. La FEE Italia, costituita nel 1987, gestisce a livello nazionale i programmi: Bandiera Blu, Eco-Schools, Young Reporter for the Environment, Learning About Forests e Green Key.
I programmi internazionali FEE hanno il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile.
L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu, è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente. La valutazione delle auto-candidature al Programma Bandiera blu, possono esser inviate gratuitamente da tutti i Comuni, avviene attraverso i lavori di una Commissione di Giuria, all’interno della quale sono presenti rappresentanti di enti istituzionali quali Presidenza del Consiglio-Dipartimento del Turismo, Ministero delle Attività Agricole e Forestali, Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ENEA, ISPRA, Coordinamento Assessorati al Turismo delle Regioni, DECOS -Università della Tuscia, nonché da organismi privati.
La qualità delle acque di balneazione è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presentare la candidatura. Per quanto riguarda la depurazione, solo località con impianto di depurazione almeno con trattamento secondario possono procedere nel percorso di valutazione. In particolare, inoltre, non vengono prese in considerazione località che non abbiano almeno l’80% dell’allaccio in fognatura delle acque reflue, dell’intero territorio della località candidata. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, recentemente è stato richiesto un incremento nella percentuale di raccolta differenziata minima per l’accesso alle valutazioni. Programma inizialmente europeo è stato esteso in 49 paesi in tutto il Mondo.

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