E’ proprio vero che l’Italia è un museo a cielo aperto. E qualche magnate potrebbe approfittarne. La conferma arriva anche dalle ultime vendite immobiliari della Banca d’Italia, che continua la sua campagna di riorganizzazione delle sedi. Fino a poco tempo fa la nostra banca centrale aveva di fatto delle centrali operative in tutte le province italiane che svolgevano servizi di tesoreria e di sportello. Da qualche anno, con l’avvento dell’euro e la cessione di sovranità monetaria (stampa e circolazione) alla Banca Centrale Europea, questi edifici, in alcuni casi bellissimi e di grande pregio, sono divenuti ridondanti. E dunque via alle vendite, che spesso raccontano un pezzo di storia dell’architettura e in fondo dell’Italia stessa. Ci sono immobili di varie epoche, sempre centrali, come il comune, la prefettura, o la stazione dei carabinieri. Poi vere e proprie chicce. Come nel caso di un’offerta inserita dell’ultimo lotto di annunci immobiliari.

Banca d’Italia sta infatti mettendo all’asta un immobile davvero importante: si tratta del Palazzo delle Papesse di Siena, cui sono stati dedicati moltissime pubblicazioni, edificato lungo Via di Città, che corrisponde al nucleo abitativo originario storico di Siena denominato il “Terzo di Città”, nelle immediate vicinanze di Piazza del Campo. Il palazzo sorse per volontà della sorella di papa Pio II, Caterina Piccolomini (da cui la denominazione “delle Papesse”) nel 1460, probabilmente su disegno dell’architetto Bernardo Rossellino e venne terminato nel 1495. Proprio lì, nel 1633, Galileo Galilei fu ospite dell’arcivescovo Ascanio Piccolomini. Usò l’altana per le sue osservazioni della luna, raccontano le enciclopedie.
Attualmente l’immobile è totalmente libero e destinato a museo. La stessa banca centrale descrive così lo stato (buono) dell’edificio, 2.945 metri quadrati, costruito più o meno quando nacque la prima banca al mondo (appunto il Monte dei Paschi di Siena): ‘’L’edificio, sito in via di Città, è un tipico esempio di architettura rinascimentale di gusto fiorentino, è di forma rettangolare e si sviluppa su due piani fuori terra. La facciata, di monumentali proporzioni, è interamente realizzata in travertino. Le strutture portanti verticali sono costituite da muratura in mattoni pieni. Il complesso immobiliare è composto da un unico edificio costituito da un corpo compatto che si sviluppa su quattro piani a cui è stato aggiunto in aderenza un corpo di fabbrica di due piani (l’antica scuderia e fienile) che si sviluppa su Via Del Poggio. L’edificio, che ha una destinazione d’uso a museo del Centro d’Arte Contemporanea. E’ attualmente libero e si trova in buone condizioni di manutenzione’’.
Viene voglia di andarci. Di sicuro se lo godrà il prossimo proprietario.

Foto By IMF Staff Photo/Stephen Jaffe [Public domain], via Wikimedia Commons

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