Ultimo miglio per la Conferenza sul futuro dell’Europa. Alla plenaria in programma a Strasburgo il 25 e 26 Marzo prossimi, inizierà la selezione delle proposte preliminari redatte nel corso degli incontri dei gruppi di lavoro.

Le proposte, raggruppate per temi, si basano sulle raccomandazioni fatte dai panel dei cittadini e degli studenti europei, dai panel nazionali, e dalle idee raccolte nella piattaforma digitale multilingue della conferenza.

Le raccomandazioni per adattare l’Europa alle sfide del futuro, raccolte all’esito di questo primo, allargato, esperimento di democrazia partecipativa targato Ue, saranno raccolte in un documento finale che verrà presentato nel mese di maggio alle tre istituzioni dell’Unione europea che hanno preso l’impegno di dare un seguito effettivo alle richieste dei cittadini.

Sembra leggermente stonato, fuori tempo, un programma come quello che i cittadini europei stanno andando a disegnare per la loro casa comune, in un momento in cui la stessa Ue è costretta ad intervenire, con la propria Commissaria Ue Ylva Johansson alle migrazioni, su un gravissimo aspetto connesso alla guerra in corso e cioè sul forte rischio che i bambini già vulnerabili siano vittime della tratta di esseri umani. I dati sui bambini ucraini in fuga parlano di 3,3 milioni. Ma proprio per questo, forse, è importante ascoltare anche quello che i cittadini, accanto alle tante voci pubbliche che in questo senso si stanno levando, propongono per rendere l’Europa una casa comune più forte e più sicura.