Contro ogni funerea previsione e a dispetto dei tanti spiriti nazionalisti, che solo un anno fa sembravano preponderanti, l’Europa sta vivendo una Rinascita da protagonista. Lo scrive in un intervento su La Stampa l’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In un contesto globale molto complicato, ‘’l’Europa sta ritrovando e rinnovando le sue ragioni e la coscienza delle proprie responsabilità’’ ma ancora passi in avanti devono essere compiuti, soprattutto nei confronti di chi non vuole essere della partita integrazione comunitaria.
“Le procedure di infrazione finalmente scattate, col sostegno della Corte europea di
giustizia, nei confronti di governi nazionali dell’Ungheria e della Polonia che hanno tradito valori fondanti del progetto europeo e rotto ogni disciplina nell’Unione ora a 27, ci dicono con chiarezza l’essenziale. E cioè che è ineludibilmente sul tappeto la questione di cerchi o raggruppamenti distinti di Stati europei, ovvero una rifondazione istituzionale, non certo il perseverare in una fuorviante cooperazione intergovernativa”. scrive il due volte Capo dello Stato.
Napolitano non perde l’animus di fervente europeista che ha caratterizzato tutta la sua vita e si dice ottimista per il futuro dell’Unione, a patto che si facciano delle riforme, come auspicato dallo stesso presidente della Commissione Jean Claude Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Ue. “Se non vi si lavora, anche prospettando una revisione dei Trattati vigenti, non solo ogni ipotesi tra quelle enunciate di ulteriore integrazione sovranazionale – ad esempio del governo politico dell’eurozona e finanche di un suo bilancio comune con le relative complesse implicazioni – ma la stessa prospettiva di consolidamento della costruzione europea non si possono presentare come attendibili e onestamente veritiere”.
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