Nello stesso giorno dell’ora più buia per il nostro continente, giovedì 24 febbraio, a poche ore dal drammatico annuncio dell’aggressione russa in Ucraina, si è svolto a Roma l’evento di lancio del ciclo “Lezioni d’Europa”, organizzato dai Centri Europe Direct Roma Innovazione, Università di Siena, Università degli Studi Roma Tre e Trapani-Sicilia.  Con la partecipazione dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, del Responsabile delle reti europee della Direzione Generale Comunicazione e dell’Associazione La Nuova Europa.

Il presidente Roberto Sommella, nel suo appassionato intervento di apertura, ha richiamato l’attenzione sull’importanza, e l’urgenza soprattutto per le giovani generazioni, di una costante educazione alla cittadinanza europea e ai valori dell’Unione, invitando a ragionare su una evoluzione dell’Unione europea in Federazione degli Stati d’Europa come passo non più rinviabile. Oggi – ha detto – abbiamo un problema, la guerra dentro i confini d’Europa. Ha citato Kant quando, tanto tempo prima di Altiero Spinelli, scriveva “se vuoi la pace federa gli Stati”. “Dobbiamo ragionare in modo non convenzionale – ha proseguito – perché i nostri antagonisti ragionano in modo non convenzionale: non hanno procedure da rispettare, non devono rispettare la maggioranza di 27 Paesi da far convergere su un obiettivo, non hanno un Parlamento, seppure non incisivo, che ne indirizza le azioni. Solo con una Federazione degli Stati, con un governo, una moneta, una economia, un esercito, potremmo avere il rango di Stato di fronte davanti a queste crisi straordinarie – come da ultimo la crisi dei migranti, la crisi da Covid e ora l’aggressione dell’Ucraina – che ci pone di fronte la Storia. Quello che è successo oggi (qui citando invece lo scomparso Sassoli n.d.r.) “non è un incidente della Storia”. Le sanzioni non sono bastate e non basteranno per fermare Vladimir Putin e una forza che trae dalla sua esperienza militare tutta la sua tradizione e tutta la sua capacità di interferenza e di interruzione con gli altri Stati. Un grande Paese i cui cittadini sono disposti a morire per esso, mentre chiediamoci chi sia disposto a morire per i valori dell’Unione Europea. Dobbiamo affrontare questa situazione con una grande coscienza critica dei passi che fin qui l’UE ha fatto sospinta dalla crisi pandemica, e quelli che a maggior ragione dovrà fare e dei poteri in più che potrebbe avere il Parlamento europeo. I Paesi fondatori stessi sono deboli, la nostra politica estera in Europa la faceva la Merkel. Ora? Quale politica estera per l’Europa?”. “Oggi – ha concluso Sommella – abbiamo una Patria che è l’Europa quale spazio dove più vengono rispettati i diritti dell’uomo rispetto al resto del mondo. Dobbiamo essere orgogliosi di questa Patria, ma dobbiamo anche essere disposti a combattere per essa”. Qui il video dell’intervento: https://www.youtube.com/watch?v=fNoxlDNQQSI&t=3s

L’incontro è proseguito con il sentito omaggio a David Sassoli, già Presidente del Parlamento europeo, del quale è stato ricordato il suo progetto per l’UE. A seguire si è parlato della Conferenza sul Futuro dell’Europa – che proprio in queste ore sta raccogliendo le proposte e le raccomandazioni dei cittadini europei per discuterne a Strasburgo l’11 e 12 marzo prossimi – e si è raccontato del rapporto tra scienza e politiche UE. Presentato nel corso dell’evento anche il partenariato del ciclo di webinar “Lezioni d’Europa” , i suoi contenuti e le modalità del suo svolgimento. L’edizione 2022, basata sul format ideato dall’Università di Siena, mira a contribuire alla conoscenza delle istituzioni e delle politiche europee in modo da favorire la diffusione di informazioni e l’utilizzo, da parte del cittadino europeo, delle opportunità offerte dall’Unione europea.