La preoccupazione per il diffondersi del Coronavirus fa il paio con quella di chi già calcola quanto costerebbe una stasi dell’attività produttiva in settentrione, visto che molte aziende stanno decidendo di lasciare a casa i lavoratori che risiedono nelle zone più colpite dal batterio cinese e altre si preparano alla cassa integrazione. Non a caso il governo ha pronto un decreto legge, oltre a quello sanitario già varato, con incentivi fiscali per le aziende colpite dal virus e contributi per la Cig, come quando si registrano calamità. Perché il Covid-19 è una calamità. Oltre al problema delle tantissime aziende che operano con la Cina, al settore del turismo, al nodo dell’export, al blocco del settore della moda, ora si aggiunge un tema domestico, cosa accade nel paese chiuso al Nord da una cintura di sicurezza. In pratica da Veneto e Lombardia arriva oltre il 30% della ricchezza nazionale totale.

Il peso del mondo produttivo settentrionale è quindi significativo; secondo l’Istat, il Pil dell’Italia nel 2017 – ultimo anno per cui ci sono i dati ripartiti per regioni – è stato pari a 1.725 miliardi circa di euro. La Lombardia ha contribuito per 383,2 miliardi, il Veneto per 162,5 miliardi, l’Emilia-Romagna per 157,2 miliardi. Dunque, sommando i dati delle tre regioni, risulta un contributo al Pil nazionali pari a circa 703 miliardi di euro. In percentuale rispetto al Pil si tratta del 40,1%.

Per quanto riguarda la popolazione, in Italia al primo gennaio 2018 risiedono 60,484 milioni di persone. Di queste, 10,036 milioni risiedono in Lombardia, 4,905 milioni in Veneto e 4,453 milioni in Emilia-Romagna. Dunque nelle tre regioni risiedono complessivamente 19,4 milioni di persone circa, cioè il 31,5% della popolazione residente in Italia.

Il Pil pro-capite di queste regioni, di conseguenza, è nettamente più alto della media italiana. La Lombardia, con 38.200 euro all’anno, è seconda solo alla Provincia autonoma di Bolzano (42.300 euro). L’Emilia-Romagna arriva quarta con 35.300 euro annui (terza è la Provincia autonoma di Trento) e il Veneto con 33.100 euro si piazza sesto, sopravanzato dalla Val D’Aosta.

Dunque il contributo delle tre regioni del Centro Nord è cruciale per l’Italia, mentre da sole totalizzano più del 50% dell’export di tutto il Paese. Un motivo in più per sperare che l’emergenza finisca presto. (riproduzione riservata)

(foto di Rosalba Pagano)