In un precedente articolo abbiamo trattato per la prima volta del programma Horizon 2020, che dal 2014 al 2020 mette a disposizione quasi 80 miliardi di euro per la promozione di iniziative nell’ambito della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo. Horizon 2020 è lo strumento finanziario per attuare la strategia prevista da Innovation Union, un progetto stanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma decennale per crescita e l’occupazione Europe 2020, volto a creare un ecosistema che favorisca l’innovazione e la trasformazione di grandi idee in prodotti e servizi da immettere nel mercato, in modo da promuovere crescita e lavoro.

Il programma Horizon 2020 si arricchisce adesso grazie ad accordi di cooperazione tra UE e Cina, stabiliti nel Dialogo per la cooperazione scientifica svoltosi a margine del recente summit tra l’Unione e la Cina per una partnership globale. Tali accordi riguardano i settori dell’alimentazione, agricoltura, biotecnologie, ambiente e urbanizzazione sostenibile, trasporti, aviazione più sicura ed ecologica, biotecnologie per l’ambiente e salute. Il focus specifico sarà la sostenibilità ambientale, con azioni e iniziative per la qualità dell’acqua nelle città, soluzioni naturali ed ecologiche per l’alimentazione, la qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento, il cambiamento climatico e il recupero di ecosistemi danneggiati.

In virtù di questi accordi, la Cina ha stanziato per il biennio 2018-2020 un budget di più di cinquanta miliardi di euro per iniziative di collaborazione con beneficiari europei dei finanziamenti di Horizon 2020. Viceversa, l’Europa programma una spesa annua di più di cento milioni di euro, sempre nell’ambito di Horizon 2020, a favore di progetti svolti in cooperazione con partner cinesi.

Inoltre, UE e Cina hanno anche stabilito percorsi di cooperazione per promuovere il libero accesso alle ricerche scientifiche e la divulgazione dei dati (la cosiddetta open science) e lo scambio di best practices. Europa e Cina promuoveranno insieme la loro collaborazione per l’innovazione e la ricerca e prevedono di attivare meccanismi di cofinanziamento per la cooperazione delle piccole e medie imprese e per le start-up. Un accordo specifico è stato anche firmato tra il Centro Comune di Ricerca della Commissione e l’Accademia Cinese delle Scienze.

I risultati del summit tra UE e Cina consolidano una già forte tradizione di collaborazione, risalente a un accordo per la cooperazione scientifica e tecnologica siglato nel 1998 e rinnovato nel 2014; in aggiunta a questo, un altro accordo per la cooperazione nell’uso pacifico dell’energia nucleare è stato firmato nel 2008, mentre Dialoghi per la cooperazione scientifica (come quello oggetto di questo articolo) si erano già tenuti nel 2013 e nel 2015.