Una ricerca conferma quanto sappiamo già ma rimuoviamo dalla mente: siamo diventati tutti “smartphoinomani”. Inutile spiegare cosa significhi.
Quasi la metà della popolazione mondiale usa uno smartphone e spende annualmente oltre 370 miliardi di dollari per nuovi modelli, quanto il Pil di un medio paese dell’Est Europa.
La patologia è confermata dal fatto che quasi la metà degli utenti lo usa in media 5 ore al giorno, che salgono a 7 per circa un utente su quattro (il 26%). L’oggetto che fa parte ormai della propria vita entra ovunque, persino nel Sacro Sepolcro, in Moschea o davanti al Muro del Pianto. Non c’è religione che tenga.
Questa tendenza appare più marcata nei paesi emergenti rispetto a quelli più sviluppati, ma queste differenze con la globalizzazione tenderanno a sparire. La passione o patologia, lo scopriremo in futuro, è registrata da uno studio di Counterpoint Research condotto su 3500 utenti di tutto il mondo e rilanciato da Help Consumatori. In 10 anni è cambiato il mondo, più o meno da quando Facebook è nato (2004). Navigare sulla rete e giocare online sono così diventate le attività più popolari svolte tramite uno smartphone nei vari paesi del mondo con percentuali di utilizzo rispettivamente del 64% e del 62%. Seguono le tradizionali chiamate vocali (56%) e i servizi di messaggistica (54%).
A causa della crescente dipendenza dagli smartphone, così come della disponibilità di device a buon mercato, il ciclo medio di sostituzione di un apparecchio è ridotto a 21 mesi. I consumatori dei mercati emergenti, secondo l’associazione, hanno cominciato ad essere più aggressivi rispetto ai consumatori delle economie più avanzate questa tendenza è completamente all’opposto di quella che ha caratterizzato l’era del telefono tradizionale.
Il record dei smartphoinomani va ai messicani, che rimpiazzano il telefono ogni 18 mesi, mentre circa un utilizzatore su 3 ama sostituirlo ogni anno.
Al contrario, i consumatori giapponesi cambiano telefono ogni 26 mesi, il tempo più lungo dichiarato dai partecipanti alla ricerca.
Sul tema cominciano a fiorire le ricerche sul cambiamento che questo nuovo stile di vita porta alle nostre identità.