Era il settembre 2020 quando la Presidente Ursula von der Leyen presentava al Parlamento Europeo, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, il NEB, Nuovo Bauhaus Europeo, un progetto ambientale, economico e culturale che mira a combinare design, sostenibilità, accessibilità, anche sotto il profilo economico, e investimenti per contribuire alla realizzazione del Green Deal europeo. Un progetto interdisciplinare plasmato collettivamente da migliaia di persone e organizzazioni in tutta Europa. Un anno dopo l’iniziativa è passata dalla fase di co-progettazione alla realizzazione, tramite una comunicazione della Commissione che definisce le azioni politiche e i finanziamenti per realizzare l’iniziativa, che si propone di dare corpo e fisicità alla trasformazione verde, dove i cittadini possano toccare con mano e ammirare come scienza, arte, tecnologia e cultura possano dar vita a qualcosa non solo di sostenibile, ma anche utile e bello. Qualcosa che di certo non coinvolge solo gli artisti, gli ingegneri, gli architetti, i progettisti, ma anche e soprattutto gli studenti, gli accademici e la cittadinanza tutta. L’obiettivo è quello di dare vita ad un movimento culturale che unisca bellezza, sostenibilità, estetica e funzionalità, in un connubio che, da una parte, restituisca ai cittadini un ruolo più che attivo nel plasmare l’ambiente che li circonda e, dall’altra, attinga a creatività ed innovazione per costruire una società più bella e più sostenibile.

Fino al 28 febbraio 2022 sono aperte le candidature per i premi che saranno assegnati a progetti e idee che contribuiscono alla realizzazione di luoghi belli, sostenibili e inclusivi. Sono ammessi candidati di qualsiasi nazionalità e provenienza, a condizione che i loro concetti, idee e progetti siano stati sviluppati o abbiano fisicamente sede nell’UE. Un grande esercizio di progettazione dal basso, cui si auspica aderiscano anche molti giovani. L’edizione 2022 premierà i giovani talenti, le loro idee e i loro progetti per la sostenibilità, l’inclusività e l’estetica miranti ad avvicinare il Green Deal europeo alle persone e alle comunità locali. “Il nuovo Bauhaus europeo prende spunto dalla cultura, l’istruzione, la scienza e l’innovazione europee per trasformare la promessa del Green Deal europeo in miglioramenti concreti per la nostra vita quotidiana. Non vedo l’ora di vedere l’avanguardia della creatività europea esprimersi nelle candidature di quest’anno.” (Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani).

I premi saranno assegnati a progetti e idee riconducibili alle 4 categorie che rispecchiano i 4 assi tematici della trasformazione previsti dal NBE: rientrare in contatto con la natura; ritrovare un senso di appartenenza; dare la priorità ai luoghi e alle persone che ne hanno più bisogno; stimolare una riflessione integrata a lungo termine sul ciclo di vita negli ecosistemi industriali. Accanto ad ognuna delle categorie, ci sono due sezioni parallele: i “premi del nuovo Bauhaus europeo”, per gli esempi esistenti già completati negli ultimi due anni, e gli “astri nascenti del nuovo Bauhaus europeo”, per le idee e i concetti presentati da giovani creativi di età pari o inferiore ai 30 anni. Oltre ai 16 premi assegnati dalla giuria (un vincitore e un secondo classificato per ciascuna categoria e sezione), mediante una votazione pubblica verranno selezionati due vincitori supplementari tra le candidature più meritevoli, per un totale di 18 vincitori. Ciascuno riceverà un premio in denaro per un importo massimo di 30mila euro e un pacchetto di comunicazione che li aiuterà a sviluppare e promuovere ulteriormente le loro iniziative.

La contemporaneità in un nome

Il termine Bauhaus – in tedesco “casa del costruire” – indica il movimento fondato dall’architetto tedesco Walter Gropius con l’obiettivo principale di conciliare la creazione artistica con la produzione industriale, unendo cioè il valore estetico di un oggetto con la componente tecnica e funzionale. Un movimento fondativo del design contemporaneo che inizialmente nasce come una scuola pubblica, la Staatliches Bauhaus, una delle più importanti scuole superiori di istruzione artistica della storia, fondata nel 1919 a Weimar, in Germania, secondo i criteri del Movimento Moderno (o International Style), ispirato a un radicale ripensamento del binomio arte e tecnica applicato all’architettura e al design: l’arte in funzione della tecnica, e in un’ottica più funzionale e razionalistica. Parole d’ordine razionalità, essenzialità delle forme, efficienza, centralità dell’uomo, ma anche della macchina.  Il termine “Bauhaus”, ideato dallo stesso Gropius, si riferiva alla parola “Bauhütte”, che nel Medioevo indicava la loggia dei muratori. Il Bauhaus -100 anni nel 2019- ha prolungato la sua influenza per gran parte del dopoguerra e ancora oggi molti architetti e designer si ispirano a quello che è considerato il movimento più importante del XX secolo. E molti degli oggetti e mobili disegnati in quegli anni sono ancora in produzione.

Per informazioni: https://europa.eu/new-european-bauhaus/index_en