Siamo tutti londinesi. Oggi più che mai, dopo l’ennesimo attentato che ha fatto 7 vittime nella capitale britannica e numerosi feriti. Ma la paura della paura per un pelo non ha lasciato a terra delle vittime. Quello che è accaduto a Coblenza, dove è stato interrotto il festival rock per un allarme attentato, si è ripetuto sabato sera a Torino, a piazza San Carlo, dove si è rischiata una tragedia stile Heysel e solo per miracolo migliaia di persone, scese in strada per assistere a Juventus-Real Madrid e terrorizzate per un allarme bomba, non si sono trasformate in una folla che uccide.
Serve unione, intelligence e coraggio per battere il terrorismo islamico, che ha già colpito sette volte da inizio anno in giro per l’Europa, ma occorrerà anche aprire una profonda riflessione su come affrontare la stagione estiva dei concerti europei. Cancellarli, blindarli, trasformarli in un evento militare di massima sicurezza? Le forze dell’ordine delle principali capitali europee si interrogano.
Intanto non ci si può che unire al messaggio che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha mandato alle autorità inglesi.

«Ancora una volta, manifestando il suo volto più vile, il terrorismo ha brutalmente colpito la capitale del Regno Unito.  Gli attacchi di questa notte suscitano, oltre al cordoglio, profondo sdegno e la più ferma condanna.
L’Italia – ha dichiarato il Presidente della Repubblica – sarà sempre a fianco del Regno Unito nella lotta contro quanti cercano di stravolgere la convivenza civile delle nostre società libere e inclusive.
A nome degli italiani tutti porgo all’amico popolo britannico le più sentite condoglianze per le vittime e un sincero augurio di pronto ristabilimento».

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