Non si placano gli incendi in Italia. Da Nord a Sud, sono moltissimi gli ettari di vegetazione andati in fumo e i centri abitati in allerta.

Le richieste di aiuto sono giunte fino all’Europa che, per la terza volta quest’estate, tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE, ha contribuito a mettere alcuni velivoli antincendio a disposizione del paese.

Anche la Francia ha risposto subito alla richiesta italiana offrendo due Canadair e un aereo da ricognizione.

L’Italia ha potuto contare sull’assistenza del satellite Copernicus, il servizio di gestione delle emergenze dell’UE, che ha fornito mappature alla protezione civile.

A disposizione dell’Italia, così come degli altri paesi comunitari, c’è anche il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC) che rappresenta la piattaforma della Commissione europea di risposta alle emergenze. Il compito di quest’organo europeo, è coordinare l’assistenza paneuropea mediante il meccanismo di protezione civile dell’UE e garantire che tutti i paesi ad esso partecipanti siano tempestivamente informati delle esigenze di un paese colpito da una crisi.

ERCC monitora da vicino il rischio di incendi boschivi nel continente e quest’estate ha già fornito sostegno a Portogallo, Francia, Italia, Montenegro, Albania e Grecia. Inoltre e alla luce del fatto che la capacità nazionale è sotto pressione in molti paesi, in questo periodo critico nel bacino del Mediterraneo la Commissione cofinanzia l’85% delle spese di trasporto ai paesi che forniscono assistenza tramite il meccanismo di protezione civile.

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