La Brexit e l’avvento di Donald Trump hanno generato il primo effetto nel mondo: gli espatriati non mettono più in cima alle loro scelte di vita la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Il World Economic Forum ha stilato una particolare classifica sulle mete più ambite da chi, a forza o per scelta, lascia il proprio paese e ne sono uscite parecchie sorprese. Il crollo in graduatoria delle destinazioni inglesi e americane è davvero molto forte: nel 2014 gli States erano al quinto posto e ora sono precipitati al 43 esimo, mentre l’Inghilterra è passata dal gradino 21 al 54 esimo. Anche se va detto che le classifiche mutano moltissimo in virtù proprio del clima geopolitico, al primo posto si piazza il Bahrein, seguito da Costa Rica, Messico e Taiwan. Nelle prime dieci destinazioni più ambite ci sono anche paesi europei, quali il Portogallo (quinto), Malta (settima) e la Spagna (decima), tutte scelte per il clima di apertura verso gli immigrati. Lontanissima e questo dovrebbe far riflettere, prima di parlare di invasione di immigrati, l’Italia, relegata al sessantesimo posto nelle preferenze degli espatriati. Non c’è da tirare un sospiro di sollievo ma da interrogarsi. Perché siamo così poco ambiti, nonostante l’Italia sia un paese amatissimo per le sue bellezze storiche e paesaggistiche?