Ha portato buoni frutti la giornata dedicata al convegno «Basta Bufale» organizzato a Montecitorio lo scorso 2 maggio. Primo tra tutti un nuovo progetto scolastico, denominato per l’appunto #bastabufale, che dal prossimo anno porterà nelle scuole italiane l’educazione civica digitale. E servirà a riconoscere una notizia falsa e ad imparare ad informarsi in modo corretto e completo. Saranno organizzate iniziative legate all’informazione, alla verifica dei fatti e delle notizie, al contrasto delle fake news, le bufale in rete e fuori.
L’impegno è stato preso dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che insieme con la presidente della Camera Laura Boldrini, durante il convegno, ha annunciato anche fondi ad hoc (80 milioni di fondi Pon per 5mila scuole), perché – ha spiegato Fedeli «quello delle fake news non è un fenomeno passeggero ma un problema che ha radici strutturali e questo impegna le istituzioni che non devono sottovalutarlo. L’educazione civica digitale – ha proseguito – prevede la realizzazione di un decalogo di regole su come riconoscere una bufala e informarsi in modo corretto».
Al convegno, realizzato in collaborazione con IBSA Foundation e Istituto Pasteur Italia, hanno preso parte anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che chiede «regole chiare contro le fake news», il presidente Fieg Maurizio Costa per cui «l’autocontrollo non basta, serve un organismo indipendente che ci tuteli» e la presidente Rai Monica Maggioni che ha invocato il ritorno «A un giornalismo autorevole e credibile».

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